REVO C 3PH per il trattamento termico dei metalli

Un regolatore di potenza universale per il trattamento termico dei metalli: REVO C 3PH

L’industria manifatturiera ha nei decenni appreso come lavorare i metalli e le leghe al fine di ottenere prodotti rispondenti a necessità diverse. Operare su proprietà quali resistenza, elasticità, duttilità, lavorabilità e durezza, attraverso il trattamento termico, ha infatti favorito il miglioramento tecnologico e la diffusione di metalli e leghe metalliche in molteplici settori.
Cerchiamo, innanzitutto, di definire cosa sia il processo di trattamento termico dei metalli, facendoci guidare dall’esperienza e dalle soluzioni proposte da CD Automation per questa applicazione.

Introduzione al trattamento termico

Il trattamento termico può essere definito come una combinazione di operazioni di riscaldamento e raffreddamento a cui viene sottoposto un metallo o una lega allo stato solido per ottenere le condizioni e le proprietà desiderate.
Semplificando al massimo, un trattamento termico classico è composto da una fase di innalzamento della temperatura o riscaldamento, da una permanenza in temperatura o mantenimento e da un raffreddamento fino alla temperatura ambientale o a temperature criogeniche.

Quali sono gli obiettivi?

I trattamenti termici possono essere impiegati per omogeneizzare le leghe in metallo colato, per migliorare la loro lavorabilità a caldo, per addolcire i metalli prima e durante le operazioni di lavorazione a caldo e a freddo oppure per alterarne la microstruttura in modo da ottenere le proprietà meccaniche desiderate.
I trattamenti termici delle leghe metalliche vengono impiegati anche per modificare la struttura chimica superficiale dei materiali. Questa modifica viene generata tramite la diffusione di carbonio, azoto ed altri materiali gassosi o solidi sulla superficie del componente. Questi processi vengono utilizzati per conferire una determinata durezza superficiale e per aumentare la resistenza all’usura, alla corrosione e alle sollecitazioni.

I parametri in gioco

Per scegliere il processo di trattamento termico più adeguato ed efficientare le operazioni è opportuno tenere conto di diversi parametri, tra cui:

  • il tipo di lega;
  • le necessità di riscaldamento e raffreddamento;
  • l’ingresso di lavoro;
  • il tempo;
  • l’atmosfera;
  • la placcatura superficiale;
  • la diffusione superficiale.

 

Affinché i componenti metallici siano adatti per lo scopo previsto, potrebbe essere necessario sottoporli ad una serie di trattamenti di condizionamento e finitura, eseguiti per garantire il puntuale controllo della combinazione richiesta da questi parametri, al fine di ottenere il componente desiderato.

I trattamenti sono eseguiti in forni in cui vengono utilizzati i gas per controllare l’atmosfera del processo. Le atmosfere controllate sono impiegate per ridurre gli effetti dell’ossidazione o per fornire un’atmosfera arricchita per gli effetti chimici superficiali sul componente sottoposto all’operazione.

I metodi di trattamento termico

In base al loro scopo, le operazioni di trattamento termico vengono suddivise in:

  • Trattamenti generali. Tra questi figurano: l’omogeneizzazione → eseguita prima dei processi di lavorazione a caldo con lo scopo di uniformare la temperatura di una lega o di ridurre l’effetto di microsegregazione dovuto alla composizione chimica non uniforme.
    La ricottura → comprende vari processi di trattamento termico finalizzati ad addolcire le leghe ed aumentare la loro duttilità prima della lavorazione a freddo.
    La normalizzazione/ distensione → eseguita allo scopo di eliminare tensioni interne a componenti saldati, fusi o raffreddati rapidamente.

 

  • Trattamenti che alterano la struttura della fase di una lega. Tra questi figurano: l’indurimento → si ottiene riscaldando una lega ad una temperatura predefinita e successivamente temprandola in olio, acqua, aria o utilizzando una speciale tempra a base di polimero.
    Il rinvenimento → segue generalmente il processo di indurimento allo scopo di rimuovere gran parte della fragilità acquisita dalla lega, pur conservando la durezza dei componenti.
    La tempra a induzione → al riscaldamento rapido con una bobina a induzione segue immediatamente un processo di tempra per indurire la lega metallica. In alternativa, questo stesso processo può essere eseguito mediante contatto diretto di una fiamma incandescente o con tecniche di riscaldamento laser.

 

  • Trattamenti che alterano la struttura chimica superficiale di una lega. Nei processi di cementazione, nitrurazione, carbonitrurazione e nitrocarburazione gli strati superficiali della lega vengono temprati e induriti, esponendo il componente ad un’atmosfera gassosa arricchita di carbonio o azoto, mentre il materiale è sottoposto ad un profilo termico elevato prima della tempra.

 

  • Altri processi specialistici, tra cui: pressione isostatica a caldo (HIP ping) → impiegata per la densificazione di colate e componenti presintetizzati e nella saldatura a diffusione delle leghe. Richiede temperature e pressioni estremamente elevate in un recipiente appositamente progettato.
    Sinterizzazione → Molti prodotti con forme a sezione trasversale complessa vengono ottenuti da materiali di base in polvere premuti o plasmati nella forma del componente. La sinterizzazione ha luogo in un ambiente ad atmosfera controllata e viene impiegata per rafforzare il legame dei componenti in polvere compattata in un ciclo di processi con tempi e temperature stabiliti.

Perché ricorrere al know-how di CD Automation?

Come si può intuire da questa panoramica, le diverse tipologie di trattamento termico richiedono conoscenze avanzate nei campi della termotecnica e della scienze dei materiali. Per tale ragione, e al fine di efficientare e rendere sostenibili i processi di trattamento termico dei metalli, risulta indispensabile rivolgersi a partner affidabili, forti di un know-how pluridecennale. È questo il caso di CD Automation, azienda che da oltre trent’anni realizza sistemi intelligenti per il controllo della potenza elettrica tramite contattori statici e termoregolatori industriali per forni per il trattamento termico di metalli e vetro e per: macchine per materie plastiche, packaging, industria alimentare, Oil&Gas e sistemi per la gestione di energie rinnovabili e tradizionali.

Diverse soluzioni per molteplici benefici

Più nel dettaglio, l’azienda produce unità di potenza a tiristori e soft starter di massima qualità, con il supporto, a livello internazionale, di un sistema di filiali e di partner di primaria importanza nel settore della termoregolazione industriale. Attraverso questi prodotti, l’azienda garantisce la riduzione di:

  • disturbi sulla linea di alimentazione elettrica,
  • riscaldamento dei cavi elettrici,
  • perdite di energia.

Il sistema di controllo progettato da CD Automation permette di mantenere i valori di Power Factor prossimi all’1 ed evitare penali sul costo dell’energia.
Non da ultimo, l’azienda si impegna a ridurre le dimensioni del quadro di comando, attraverso l’integrazione di più funzioni in un’unica unità multicanale, rispondendo in tal modo alle esigenze di compattezza, competitività e sostenibilità di processi e prodotti.

REVO C 3PH nel trattamento termico dei metalli

Presentazione dell’unità REVO C 3PH

In particolare, per i processi di trattamento termico dei metalli, il team di CD Automation ha prodotto il controllore di potenza universale REVO C 3PH: un’unità ad alte prestazioni, adattabile a tutte le applicazioni SCR, tra cui carichi induttivi, resistenze per forni ad alta temperatura, forni ad infrarossi o UV.
REVO C 3PH è dotato di un microprocessore avanzato che lo rende universale e completamente configurabile via software. L’unità si rivela, inoltre, uno strumento indispensabile in ottica Industria 4.0, grazie alla comunicazione in Ethernet IP e alla comunicazione Profinet integrata, con librerie per ridurre i tempi di integrazione.

Le caratteristiche tecniche

REVO C è l’unità più completa di sempre in virtù della sincronizzazione delle tre fasi, dell’accensione in angolo di fase, della precisione delle misure e del limite di corrente. Il regolatore di potenza trifase dispone infatti di:

  • ingressi universali: Analogici 4:20mA / 0:10V ed ingresso SSR configurabili via software.
  • Range di corrente da 30 a 2100A.
  • Range di tensione 480V, 600V e 690V +/-10%.
  • Display di tipo OLED, che garantisce una visione ottimale all’operatore e messaggi user-friendly.
  • Potente diagnostica, con messaggi chiari in caso di allarme.
  • Tutti i tipi di accensione come standard: Zero Cross, Half Cycle, Single Cycle, Burst Firing, Delayed Triggering, Angolo di Fase e Soft Start.
  • Modalità di Controllo Universale: può essere configurato con retroazione su Corrente, Tensione, Potenza o in modalità a Loop Aperto.
  • Registrazione dati (data logging) Integrata su scheda di memoria SD con intervalli di memorizzazione programmabili.
  • Misura di alta precisione (True RMS Value per V, I e VxI) =< 1%
  • Fusibili Integrati a semplice e rapido accesso permettono una riduzione degli spazi nell’armadio ed una maggiore efficienza nella dissipazione del calore.
  • Grande protezione in caso di cortocircuito: 100 KA di Short Circuit Current rating (SCCR) fino a 600V. Sovradimensionamento dei Tiristori e delle parti sottoposte a temperature con l’utilizzo di Scambiatori di calore ad alto rendimento.
  • Porta USB sul fronte dell’unità: permette la configurazione del REVO C in modo semplice e in condizioni di sicurezza visto che l’unità viene alimentata dalla porta USB stessa.
  • Analizzatore di Segnale integrato per una più veloce e facile identificazione delle problematiche di processo.

 

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